
Pubblicato su TUTUBBI in: GIOCHI
Bethesda si scaglia contro un utente di Amazon per aver messo in vendita un gioco nuovo, anche se “tecnicamente” non lo è.
Qualche giorno fa, Bethesda ha minacciato di intraprendere un’azione legale contro un utente del servizio Amazon Marketplace, il quale stava cercando di rivendere una copia di The Evil Within 2, segnandola come “nuova” e non usata.
La compagnia avrebbe chiesto all’utente, Ryan Hupp, di rimuovere dalla vendita quella copia, intimando delle ripercussioni legali nel caso non avesse accettato. La lettera con questo messaggio è stata scritta dallo studio legale di Bethesda, Vorys, quindi non si trattava per niente di uno scherzo o di una leggerezza.
“A meno che non vengano rimossi tutti i prodotti Bethesda dal proprio mercato, interrotta la loro vendita e identificata la proveniente di questi prodotti, abbiamo intenzione di perseguire una causa nei suoi confronti.“.
Secondo Vorys, Hupp non rappresenta un venditore autorizzato di Bethesda, per questo motivo la sua vendita sarebbe da considerarsi “illegale”. La compagnia punta il dito specialmente sull’uso della parola “nuovo”, in quanto rappresenta “pubblicità ingannevole”.
Hupp ha in seguito spiegato, in un’intervista con Polygon, di aver regolarmente acquistato la copia del gioco tempo fa, ma di non averla mai scartata dal cellophane. Per questo motivo, si è sentito tranquillo nel venderlo come gioco nuovo.
Bethesda stessa, ha commentato la situazione dichiarando quanto segue:
“Bethesda non ha intenzione di bloccare la vendita dei videogiochi usati. Il problema, in questo caso, è che il venditore ha offerto un titolo usato spacciandolo come nuovo nel negozio di Amazon. Non permettiamo a venditori non autorizzati di rappresentare quello che vendono come nuovo, perché non possiamo verificare se il titolo sia stato aperto o riconfezionato. Questo è il modo in cui proteggiamo gli acquirenti dalla frode e ci permette di consegnargli dei prodotti genuinamente nuovi, con la garanzia intatta. In questo caso, se il gioco fosse stato classificato come usato, non ci sarebbero stati problemi.“.
Hupp, naturalmente, ritiene che tutto ciò sia una reazione clamorosamente eccessiva da parte di Bethesda:
“Capisco su quali basi legali Bethesda si sia concentrata e comprendo che abbiamo degli interessi nel controllare come vengano venduti i loro prodotti nei negozi, ma minacciare le singole persone con delle cause legali per dei giochi che possiedono legalmente, sia una reazione esagerata.“.
Cosa ne pensate? Secondo voi Bethesda ha ragione nel reagire così? Oppure ritenete che si tratti di un eccesso di zelo?
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